Matera
+39 333 2483441
Danyshouse@libero.it

Matera

Dove dormire a Matera?

Matera si presenta così, un paesaggio senza tempo che non conosce eguali, con forme, colori, visioni che ne fanno un luogo unico al mondo, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1993. La prima città del sud Italia ad essere nella lista Unesco.

Visitare Matera siginfica tornare a casa con un tesoro in più negli occhi e dentro sé stessi: i vicoli in cui il tempo si è fermato, il bianco della roccia, l’azzurro di un cielo che sembra così vicino da poterlo toccare resteranno per sempre impressi nella memoria.

Perché dentro quelle antiche case di tufo abita ciò che nessuno avrebbe mai immaginato: la storia del mondo antica 9.000 anni.

I Sassi di Matera

Il nucleo più antico è costituito dalla Civita, dominata dalla Cattedrale, ai lati della quale partono due borghi: il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso.
I Sassi sono un labirinto di case, cunicoli, chiese, grotte, costruzioni addossate l’una all’altra, per sfruttare ogni centimetro di abitabilità e per rispondere ad esigenze primarie come quella della raccolta e canalizzazione delle acque piovane.

Le abitazioni dei Sassi sono tutte diverse tra loro, in base al momento storico in cui sono state costruite e per la posizione geografica. Una delle più rappresentative di queste abitazioni è la Casa Grotta, oggi diventata un museo. I suoi ambienti riproducono con estrema fedeltà quella che era la vita nel periodo rurale.

Decine sono le chiese rupestri in città: si va dal romanico pugliese del Duomo e di San Giovanni, al barocco di San Francesco e del Purgatorio, le chiese in totale sono 155, accertate.

Dopo l’abbandono intorno agli anni ’60, i Sassi hanno subito una grande rivalutazione e negli ultimi 15 anni numerosi sono stati gli interventi di recupero e di ristrutturazione.

Nel 1993 i Sassi sono stati riconosciuti dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, entrando così a far parte della “World Heritage List” e diventando il primo sito iscritto dell’Italia meridionale.

 

Suggerimenti per la visita

Se vi va di seguire un percorso, potreste iniziare dalla Piazzetta Pascoli, al centro della città, un punto panoramico dal quale potrete ammirare l’incredibile paesaggio dei Sassi e della Murgia circostante e capire perché la città è stata scelta da numerosi registi per ambientare i loro film.

Spingetevi verso la Piazza del Sedile dove potrete visitare la chiesa di S. Francesco D’assisi eretta nel XVII secolo su un precedente edificio religioso e il conservatorio “E.R Duni”nato come  distaccamento di Bari sotto la prestigiosa guida di “Nino” Rota nel 1969.

Matera-S.FrancescoD-assisi

Sopra la piazza di S.Pietro Caveoso si trova il piccolo Monterrone (alto pochi metri), in cima al quale si staglia una delle chiese rupestri più belle di Matera: Santa Maria dell’ Idris. Scavata nella roccia, rappresenta un esempio di bellezza e di suggestione spirituale, simbolo dei nostri Sassi.

Tornate in piazza San Pietro Caveoso e salite per la stradina costeggiando la strada panoramica di Via Bruno Buozzi. Lì troverete la bellissima chiesa rupestre di Santa Lucia alle Malve, sede di mostre artistiche che custodisce affreschi del XII e XIII secolo.

Palombaro lungo

Oltre a frantoi, neviere e chiese ricavate scavando nel tufo, vi consigliamo una visita al Palombaro Lungo, sotto la centrale Piazza Vittorio Veneto oppure la più recente scoperta quella di Matera Sum in via xx Settembre. Un esempio di cisterna (alta circa 20 metri) che un tempo raccoglieva le acque piovane e riforniva i pozzi della zona. Un luogo spettacolare per le sue grandi dimensioni.

Parco della Murgia

La Murgia materana è una presenza importante nella morfologia e nel carattere della città. Si tratta di un altopiano costituito da roccia calcarea tagliato in due da una spaccatura profonda anche più di 100 metri che le acque hanno scavato nella roccia. Su un lato della gravina sorge Matera, sull’altro lato la montagna offre sentieri nella natura e nella storia e, soprattutto una vista di Matera impossibile da dimenticare. Camminando osservate tutto con attenzione e non perdetevi il profumo del timo e i voli del falchi grillai che, soprattutto al tramonto, accorrono numerosi sulle pendici della Murgia e su Matera.

Tutto questo è un grande patrimonio ed è sotto la tutela del Parco della Murgia Materana che, estendendosi per più di 6.000 ettari, è caratterizzato da macchia mediterranea. Numerose e affascinanti le chiese rupestri, i villaggi preistorici di epoca neolitica, le cave di tufo e le masserie disseminate nel territorio.

Chiese Rupestri

Le Chiese rupestri sono circa 150, tutte scavate nella roccia come testimonianza della forte religiosità contadina. Il Parco della Murgia è un vero paradiso anche per gli appassionati di birdwatching: al suo interno vivono e si riproducono specie volatili rarissime come il biancone, il nibbio, il lanario, il capovaccaio. Rapaci come il falco grillaio qui vivono affianco all’uomo e nidificano sotto i tetti delle case abbandonate dei Sassi o sotto le tegole dell’Abbazia Benedettina di Montescaglioso.

Una testimonianza della presenza umana di quell’epoca lontana è stata rinvenuta proprio ai piedi della gravina, nella Grotta dei pipistrelli, con tracce della presenza umana risalenti al Paleolitico, al Neolitico e all’età dei Metalli.

La Storia di Matera

Le prime comunità stanziali risalgono ai popoli della Magna Grecia, che tra il IV e il V sec. a.C. crearono i primi centri abitati. Nel III sec. A. C., sotto il consolato del romano Metello, gli insediamenti assunsero una dimensione più organizzata che prese il nome di Metheola.

Nel 1943 Matera fu la prima città del Mezzogiorno ad insorgere contro i nazisti. Infatti il 21 settembre 1943 il popolo materano insorse contro l’oppressione esercitata dall’occupazione nazista. Dieci persone trovarono la morte a seguito dei mitragliamenti tedeschi in ritirata. La giornata raggiunse il suo culmine con la feroce rappresaglia nazista che costò la vita ad altri 12 materani fatti saltare in aria nel “palazzo della milizia”.

Nel 1948

ebbe origine “la questione dei Sassi di Matera”, sollevata da Palmiro Togliatti prima, e da Alcide De Gasperi dopo.

Nel 1952

una legge nazionale stabilì lo sgombero dei Sassi e la costruzione di nuovi quartieri residenziali che svilupparono la città nuova nella quale confluirono i 15.000 abitanti dei Sassi.

Nel 1986

una nuova legge nazionale finanziò il recupero degli antichi rioni materani, ormai degradati da oltre trent’anni di abbandono.

Capitale Cultura Matera 2019

Nel 1993

infine i Sassi di Matera furono dichiarati dall’UNESCO Patrimonio mondiale dell’umanità.

Il 17 Ottobre 2014

Matera è stata proclamata Capitale Europea della cultura per l’anno 2019.

×